Truffa conto corrente: come funziona la finta chiamata Agenzia Entrate

Scopriamo il funzionamento del nuovo raggiro ai danni dei cittadini. La truffa della falsa chiamata dall’Agenzia delle Entrate.

Le cronache riportano ancora le notizie di truffe e raggiri a danni di consumatori, descrivendo un fenomeno criminale diffuso. Le tecniche sono diversificate da quelle più tecnologiche, che hanno a che fare con mail e sms, a quelle più tradizionali che prevedono il contatto diretto con la vittima.

anziana al telefono, simbolo pericolo
Truffa conto corrente: come funziona la finta chiamata Agenzia Entrate – pensioniblog.it

Infatti proprio le truffe effettuate tramite contatto telefonico (vinish) sono le più utilizzate dai criminali. Si tratta di vere e proprie manipolazioni, che fanno leva sulle convinzioni, sulle speranze e sui timori della vittima. I criminali inducono i malcapitati a fornire direttamente informazioni riservate, per svuotare conti e carte. Anche in questo caso i truffatori interagiscono direttamente con le vittime inconsapevoli.

Truffa telefonica, finti funzionari dell’Agenzia delle Entrate

Come detto in questo caso i criminali fingono di essere funzionari del Fisco, manipolando la volontà della vittima. Le denunce di simili raggiri arrivano dalla Sardegna. La tecnica è semplice quanto efficace e fa leva sui timori del malcapitato.

uomoal telefono con maschera
Truffa telefonica, finti funzionari dell’Agenzia delle Entrate – pensioniblog.it

Il truffatore contatta la vittima spacciandosi per funzionario delle Entrate e richiedendo il pagamento immediato di somme ingenti su conti e carte prepagate, per presunti problemi con la dichiarazione dei redditi o per irregolarità nei pagamenti. I criminali per accentuare il senso di urgenza della chiamata, fanno cenno a sanzioni e multe in caso di mancato pagamento di quanto richiesto.

I dubbi delle vittime sono superati con riferimenti a scadenze superate e adempimenti non effettuati. La richiesta è di pagamenti da effettuare con la massima urgenza, utilizzando anche bonifici istantanei, con accrediti immediati e difficili da recuperare. I criminali inducono così le vittime a eseguire le loro indicazioni con pagamenti mediante bonifici, girofondi alle poste e giroconti bancari.

Le tecniche dei criminali sono efficaci e fanno leva sulla psicologia e la manipolazione della volontà, ma si possono individuare delle modalità di difesa. Innanzitutto occorre sapere, come conferma anche l’Agenzia delle Entrate stessa, che il Fisco non comunica direttamente con i contribuenti mediante telefonate. Usa invece soltanto canali ufficiali, come PEC e raccomandate.

Inoltre le richieste dirette effettuate con urgenza sono sempre da valutare con attenzione. Bisogna diffidare di modalità del genere che nascondono intenzioni ambigue, non lasciando tempo alle vittime di riflettere e prendere informazioni. In caso di telefonate del genere è sempre meglio prendere tempo e contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate per avere conferme.

Quindi meglio prendere tempo e non seguire le indicazioni arrivate da telefono. Nella maggior parte dei casi i criminali abbandonano la vittima, se non esegue immediatamente la richiesta o fa riferimento a chiarimenti che prenderà di persona dall’Agenzia.

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