Disabili e file interminabili? Sappiate che esistono delle norme che permettono di non fare la fila, tutti i dettagli
A volte affrontare lunghe code agli sportelli potrebbe diventare per alcuni grande motivo di disagio, specie per le persone con disabilità. Per tale ragione l’impossibilità di attendere a lungo in ambienti spesso molto frequentati é riconosciuta e in tutti casi va rispettata.

Non tutti lo sanno, ma esistono degli strumenti che tutelano chi versa in queste condizioni, ma di quale si tratta? Oggi é l’occasione giusta per capire tutto nei dettagli, così da capire come muoversi bene in queste circostanze.
Disabili e file, come agire in questi casi? E tutto quello che c’è da sapere
Non tutti lo sanno, ma é opportuno sottolineare un aspetto che riguarda le lunghe file che molti si ritrovano a dover fare, sappiamo che questa cosa potrebbe portare alcuni soggetti ad avere maggiore difficoltà, ma cosa dice in merito la legge? Per fortuna, però, é bene sapere che si hanno delle tutele che necessariamente vanno conosciute, così da scongiurare spiacevoli inconvenienti.

Non tutti sono in grado di sostenere la fila e come si sa sono tanti i luoghi, dove é prevista, come é possibile muoversi? Iniziamo dicendo che il sistema giuridico italiano, a tal proposto, riconosce il diritto di chi soffre una condizione grave di disabilità ai sensi dell’art.3 della legge 104 a non essere assolutamente penalizzato dalle lunghe attese. Va detto che chiedere la precedenza é, dunque, legittimo specie nei casi in cui l’attesa diventa una barriera. Chiunque in quel momento si trovi ad esercitare il servizio deve necessariamente trovare una soluzione. La domanda che molti si pongono é la seguente: se la richiesta di non fare la fila non venisse accettata?
Va ricordato che esiste la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Il Garante può svolgere verifiche, nel momento in cui arrivano delle segnalazioni e può notare se effettivamente ci siano dei fenomeni discriminatori. Non finisce qui perché il Garante può ricorrere al giudice amministrativo in caso di mancata o scorretta adesione. Tutto questo può avvenire da parte delle pubbliche amministrazioni. Per intenderci saltare la fila é diritto di chi ha una disabilità e qualora non venissero prese in considerazione le richieste é possibile procedere facendo delle segnalazioni. In questo modo verranno portati a galla, se fossero veri, atti discriminatori nei confronti di soggetti più fragili.