Non solo la NASPI: tutti gli aiuti per i disoccupati nel 2025

I sostegni e i supporti economici per i disoccupati. Scopriamo quali sono le misure previste dalla legislazione in Italia.

La condizione di disoccupazione non è certamente facile da affrontare, soprattutto in una fase di difficoltà economica come questa. Esistono tuttavia una serie di aiuti che sostengono la persona che ha perso il lavoro. Intanto c’è da dire che queste prestazioni spesso non prevedono esclusivamente un contributo in denaro.

banconote euro, scritta: aiuti 2025 per i disoccupati
Non solo la NASPI: tutti gli aiuti per i disoccupati nel 2025 – pensioniblog.it

Infatti in diversi casi sono previsti anche dei percorsi di reinserimento nel mondo lavorativo, attraverso periodi di formazione e di aggiornamento professionale. Questi interventi puntano alla riqualificazione e al collocamento in diversi con opportunità maggiori. Quali sono le diverse opportunità destinate al supporto dei disoccupati allora? Facciamo una panoramica delle principale misure richiedibili.

Supporto per i disoccupati, ecco quali sono le principali misure

La più importante prestazione prevista dall’ordinamento italiano a favore di chi perde involontariamente il lavoro è la NASPI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego). La misura è destinata a chi perde involontariamente il lavoro o si dimette per giusta causa.

stretta di mano
Supporto per i disoccupati, ecco quali sono le principali misure – pensioniblog.it

Per averla occorrono almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni precedenti l’evento di disoccupazione. L’erogazione massima prevista è di 24 mesi, in base ai contributi già versati, con un meccanismo di riduzione dell’importo ricevuto a partire dal sesto mese di beneficio. L’importo massimo è di circa 1.300 euro al mese, in virtù della retribuzione ricevuta.

La NASPI prevede anche la sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato (PSP) per fruire dei servizi di politica attiva al lavoro. Altra prestazione importante è la Diss. Coll. (Disoccupazione per collaboratori). L’importo che si riceve dipende dalla retribuzione precedente e dura al massimo sei mesi. Per ottenerla occorre essere iscritti alla gestione separata dell’INPS, come collaboratore.

C’è poi l’ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa), destinata alle partite iva, per un massimo di sei mesi, iscritte alla gestione separata dell’INPS. L’importo va da circa 250 a 800 euro mensili. Bisogna essere in regola con i contributi, aver dichiarato un reddito inferiore a 12.658 euro nel 2024 e dimostrare che il reddito autonomo è inferiore di almeno il 50% della media degli ultimi tre anni.

Esistono poi dei sostegni per settori lavorativi particolari come la disoccupazione agricola, che spetta ai lavoratori agricoli dipendenti e figuer equiparate. C’è poi una disoccupazione per chi lavora nel mondo dello spettacolo con contratti brevi o a chiamata, tra i requisiti uno specifico numero di contributi versati.

Infine ricordiamo il Bonus SAR (Sostegno al reddito) per i lavoratori in somministrazione versato da Forma.Temp il fondo di formazione e di sostegno al reddito per i lavoratori in somministrazione. Ha un importo tra 740 e 1000 euro, bisogna aver lavorato 110 giorni ed essere disoccupati da 45 giorni.

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