Cartelle esattoriali: queste saranno cancellate dal 1° gennaio 2026

In arriva una importante novità sul fronte fiscale, dal 1° gennaio del prossimo anno alcune cartelle esattoriali saranno cancellate.

L’arrivo delle cartelle esattoriali non è una buona notizia per i contribuenti e spesso determina pensieri tutt’altro che positivi nel destinatario. D’altra parte una cartella esattoriale non è certo una notizia rassicurante. Con questa comunicazione l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) avvisa il contribuente interessato dell’avvio delle procedure di recupero dei debiti vantati dagli enti impositori.

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Cartelle esattoriali: queste saranno cancellate dal 1 gennaio 2026 – pensioniblog.it

In altre parole l’Agente della Riscossione richiede il contribuente il pagamento dei debiti che il contribuente ha nei confronti di altri enti, ad esempio il Comune, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate. Il destinatario della cartella è tenuto al pagamento, salvo i casi nei quali può presentare ricorso. Alla scadenza dei termini indicati, sono di norma 60 giorni, al capitale da versare si aggiungono interessi, sanzioni e altre spese. Inoltre si avvia la procedura di recupero forzoso del debito.

Cartelle esattoriali, che cosa cambia dal gennaio del prossimo anno

Insomma da quanto detto si capisce che le cartelle esattoriali non sono da sottovalutare e sono dei grattacapi per milioni di contribuenti. I numeri riguardanti le cartelle ancora aperte sono in effetti impressionanti. Il loro valore è stimato in circa 1.272 miliardi di euro. Di questi tuttavia circa 537 miliardi risultano irrecuperabili.

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Cartelle esattoriali, che cosa cambia dal gennaio del prossimo anno – pensioniblog.it

Che cosa significa? Circa 537 miliardi di euro sono riferiti a soggetti che risultano non più rintracciabili, deceduti o non in grado di pagare il debito. A partire da questo dato impressionante si discutere da tempo di cancellare definitivamente tutti i debiti che risultano ormai irrecuperabili, in particolare per le posizioni comprese tra l’anno 2000 e l’anno 2010.

In questo modo le energie dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sarebbero concentrate sul recupero dei debiti effettivamente riscuotibili. La decisione su questo condono deve ancora essere presa (anche se la preparazione del decreto è in fase avanzata), ma nel frattempo dal 1° gennaio 2026 prenderà il via il discarico automatico delle cartelle. Quindi l’Agenzia delle Entrate Riscossione in qualsiasi momento potrà trasmettere all’ente che detiene il credito la comunicazione del discarico anticipato per le quote affidate dal 1° gennaio 2025.

Il discarico avverrà in caso di fallimento del debitore, assenza di beni del debitore, mancanza di beni ulteriori oltre quelli già presi in considerazione e che non hanno consentito di avviare il recupero forzoso delle somme. Quindi discarico potrà avvenire anche prima dei 5 anni previsti. Insomma una notizia che certamente farà felici alcuni contribuenti che non avranno più nulla da temere dalle cartelle esattoriali giunte.

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