Il contratto regola il rapporto tra affittuario e proprietario, quindi è determinante nel caso di allontanamento da casa. Vediamo i dettagli.
Tra proprietario di un appartamento e inquilino che lo riceve in locazione deve esistere un contratto regolare, sottoscritto da entrambi le parti e registrato all’Agenzia delle Entrate. Queste contiene tutte le condizioni e gli obblighi a cui sono tenute le parti in causa.

Si tratta quindi di un documento importante con effetti su diversi piani da quello amministrativo a quello legale. Senza considerare gli aspetti fiscali della questione che sono molto importanti. Non è un caso che sia necessaria la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate per tutte le incombenze che ne conseguono. Non fare questo passo ha delle conseguenze serie, che non si possono sottovalutare.
Lasciare casa in una circostanza particolare
Non è raro che tra inquilino e proprietari i rapporti non siano regolati da un contratto regolare, in forma scritta, firmato e registrato. Si opta, per una serie di motivazioni, per un accordo verbale o scritto ma non registrato. Si parla quindi di affitto in nero, non presentato al Fisco.

Una soluzione informale che appare più conveniente, che consente una riduzione delle spese. Ma che espone le parti a dei seri rischi. Partiamo dal punto che la registrazione dei contratti di locazione è obbligatoria per legge e va fatta entro limiti precisi, 30 giorni dalla sottoscrizione e dalla stipula. Un mancato adempimento a questo obbligo ha due effetti.
Il primo, il contratto è considerato nullo. La registrazione, così come la forma scritta, è un requisito per la validità del contratto. Quindi le clausole di un contratto nullo non possono essere fatte valere, nemmeno davanti a un giudice, e non sono vincolanti. Il secondo effetto è la responsabilità in solido tra inquilino e proprietario del mancato pagamento dell’imposta di registro.
Pagare un affitto in nero con il proprietario che lo incassa regolarmente, non sana, né modifica la situazione. Il contratto è come se non fosse mai stato concluso. Quini il pagamento di un canone in nero, anche con accordo verbale, non giustifica la presenza dell’inquilino nell’immobile. Si tratta di una cosiddetta occupazione senza titolo. Il locatario non è un abusivo e non rischia una denuncia per questa occupazione, ma il locatore (il proprietario) può allontanarlo in qualsiasi momento.
In altre parole anche se il contratto è in nero, il proprietario può richiedere la restituzione del suo immobile davanti al giudice. Si tratta qundi un’azione di rilascio immobile occupato senza titolo. Quindi attenzione pagare regolarmente un affitto in nero non evita il pericolo di dovere lasciare la casa.